Omaggio a Seduzione
Vi porgo a colei che d’antan ad oggi in toto dirige ed impone;
vi offro ai suoi sleali correi:
prestate attenzione ai deserti prati.
Il gesto suo, il guardo, il desio:
potrete ascoltar tutto quanto per merito mio.
Vasti banchetti per l’insaziabile sovrana,
albe e tramonti, risorge e rimuore la proba inviolabile.
Vieni, dunque, non ritirati col passo:
vieni in quel luogo di incanto e trapasso.
Tentacoli e smaniose articolazioni,
lentezze e meticolose funzioni.
S’agita, s’aggrappa, s’affloscia, s’adagia.
È proprio fine che tutto contagia.
Non sperare, freccia infuocata. Non sprecare scintille vagheggiando un vittorioso incendio.
Il calore tuo legno verrà assorbito dalla gioia della miscredente
E s’accrescerà la sua solita sete.
Versi di turbe, di scanti e perdizione.
Versi d’oblio, di morte o resurrezione.
Giunge vittoriosa, la Seduzione furiosa.
Giunge splendente, il suo essere presente.
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L’immagine di copertina: Stage design for Goethe’s Faust di Karl Friedrich Schinkel, 1834.
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