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Al centro delle gambe.
Nel verde profano.
Le vie scelse ambe
il Signor, di Leone
semenza, toscano.
Fermo, scolpisce il mattone:
– Ed io mi ersi
cupo, nei campi Fiorenti,
a tempi costanti.
I miei canti
pe’ i lontani silenzi
non voleran dispersi. –
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