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Fidget spinner – Un aiuto inaspettato contro l’autismo?

Scritto da UdM

Fidget spinner

Un aiuto inaspettato contro l’autismo?

 

Se avete aperto questo link è probabilmente per curiosità.

La stessa curiosità che ha spinto me a cercare più informazioni a riguardo quando ho sentito, ieri pomeriggio al supermercato, una mamma parlare al telefono con un’amica.

La frase che mi ha rivoltato il lobo frontale è stata più o meno questa: “…beh, cara, se tuo figlio non ti presta attenzione è inutile che provi a punirlo, dovresti prendergli quelle trottoline, quei giocattolini che si vedono in giro dai… quegli spinning o robi così… Ho letto su internet che aiutano tantissimo… sì, sì, aumentano l’attenzione e pare che possono anche guarire dall’autismo.”

Questa la mia reazione: gli occhi mi si spalancano lentamente, i tendini del polso si stirano, sento le sinapsi interrompersi per una frazione di secondo, la vista si oscura, e appare un ologramma di Umberto Smaila.

Sono perso in un istante infinito. Immobile. Lo guardo.

Smaila mi fa l’occhiolino, sorride un secondo.

Il tempo si dilata dentro una goccia di sudore che mi scivola sulla fronte.

L’ologramma scompare.

Bene.

Fidget spinner, la moda del momento che impazza negli US e fra le strade del Belpaese non solo viene venduta come il giocattolo più trendy sul mercato, ma, a quanto pare, i rivenditori stanno facendo leva su qualità che potremmo definire a dir poco interessanti.

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Gli annunci sono centinaia, non solo in America, ma anche su Amazon Italia e in moltissimi altri shop online.

Questa particolare qualità del low-tech toy del momento è stata confermata da uno psicologo, il Dr. Statyner, il quale ha affermato che il movimento ripetitivo indotto dal giocattolo manda al cervello un messaggio, un’azione ripetuta costantemente (quella del dito che induce periodicamente il movimento), la quale è in grado di liberare la mente. Peculiarità, questa, adatta tanto agli adulti quanto ai bambini affetti da deficit d’attenzione, iperattività, autismo e ansia [FONTE].

Il mercato non aspettava altro.

Boom di vendite, la crisi scompare, si aprono le acque e cominciano a piovere fidget spinners nelle scuole, nei parchi e per le strade. Secondo l’esegesi dell’Apocalisse la fine del mondo dovrebbe iniziare più o meno così.

Eppure tutto questo non è esattamente corretto. Prima di tutto, secondo la comunità scientifica, non v’è alcuna accreditata ricerca in grado di assicurare i benefici di tale giocattolino a bambini e pazienti affetti da ADHD [FONTE], ma, soprattutto, i benefici non sembrano esserci. Anzi.

Dopo ulteriori osservazioni condotte dal Dr. Mark Wolraich, pediatra all’Oklahoma University Health Sciences Center, gli effetti del giocattolino su alcuni pazienti sono decisamente OPPOSTI.

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Il movimento forsennato e ripetuto del fidget assorbe interamente la mente dei bambini affetti da disturbo da deficit di attenzione/iperattività, rendendo la loro condizione e la loro capacità di prestare attenzione all’esterno peggiore rispetto la norma. Tutto ciò si traduce in un rallentamento e in un aggravamento delle loro normali condizioni. Opinione, questa, confermata da Mark Rapport, uno psicologo clinico dell’University of Central Florida: Usare un gadget come gli spinner è più utile a distrarre che a dare dei benefici a chi è affetto da ADHD“.

Per i bambini non affetti da questi disturbi, al contrario, non sembra esserci nessuna controindicazione scientifica eppure, nonostante questo, il calo d’attenzione è evidente anche per loro. Infatti negli ultimi mesi centinaia di scuole americane hanno proibito i fidget spinner in classe e nelle ore di lezione. Il motivo?

Beh, questa volta non è niente di scientifico, il fidget spinner è pur sempre un giocattolo e, per questo, rimane un elemento di disturbo notevole durante le ore di lezione o per qualunque attività che richiede attenzione.

 

[Articolo scritto per la categoria di divulgazione scientifica Universitari Uniti per la Scienza.]

 

Credits immagine di copertina: Link.

 

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