SOCIAL & ATTUALITÀ

Briatore dice l’ovvio e il pugliese perde la testa

Scritto da Rorschach

Briatore dice l’ovvio e il pugliese perde la testa

cronache di un normale analfabetismo funzionale

 

Non abbiamo fatto in tempo a sconvolgerci e a rivestirci di morale per il suicidio della Cantone che già ci giriamo le nuove immagini su Diletta Leotta; non abbiamo avuto il tempo di ignorare i punti del prossimo referendum costituzionale, che già ci riscopriamo attenti giuristi ed esperti conoscitori delle leggi; non abbiamo avuto il tempo di capire quanti e quali lavori impegnano il tempo di migliaia di dipendenti pubblici e privati nel weekend, da indignarci per un supermercato aperto di domenica mattina; non abbiamo ancora deciso per cosa valga la pena arrabbiarci oggi che Briatore se ne esce con una sua opinione.

Insomma, tutto normale, in Facebook Italia, piccola perla sempre tutta da scoprire, piena di quei tipici paradossi e contraddizioni all’italiana che tanto ci piacciono. Vero?

Veniamo al punto della questione: Briatore ha detto che in Puglia non ci sono infrastrutture adeguate e che un certo tipo di domanda, da parte di una fetta di turismo che potremmo identificare con la non ben precisata parola “ricca”, non trova riscontro con l’offerta del territorio. Questo per farvela breve, ma di seguito la citazione completa rilasciata nel corso dell’incontro ‘Prospettive a Mezzogiorno’ a Otranto:

Ci sono persone che spendono 10-20mila euro al giorno quando sono in vacanza, ma a questi turisti non bastano cascine e masserie, prati e scogliere: vogliono hotel extralusso, porti per i loro yacht e tanto divertimento“.

Il discorso si sposta poi su Otranto, cittadina che farà da culla al Twiga, locale extra lusso del marchio Bilionaire Lifestyle:

Un posto bellissimo che però non può vivere da solo. Servono anche strade per arrivarci, aeroporti, infrastrutture che rendano facile raggiungerlo”.

Per poi ritornare sul turismo pugliese a 360 gradi:

Masserie e casette, villaggi turistici, hotel a due e tre stelle, tutta roba che va bene per chi vuole spendere poco, ma non porterà qui chi ha molto denaro”.

L’imprenditore ha poi parlato di altre mete turistiche dedicate ad una fetta più ricca di popolazione, elogiando Borgo Egnazia:

Una creazione geniale e di stile in un luogo in cui non c’era assolutamente nulla.

Pareri opinabili, certo, ma di sicuro non offensivi e non così lontani dalla realtà dei fatti. Briatore, in sostanza, non ha detto niente di strano. Ha detto la verità, la sua verità, e il web, come ha solito, ha capito tutt’altro. Sia chiaro che la figura dell’imprenditore non mi è affatto simpatica, tutt’altro, ma questo non mi spinge a mettergli in bocca parole che, di fatto, non ha pronunciato.

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Briatore ha forse detto che le classi meno abbienti siano da denigrare?
No.
Le ha offese in qualche modo?
No.
Ha elevato la classe ricca ad un piano socialmente e culturalmente più elevato?
No.

Rileggete ciò che ha detto: ha parlato di una mancata offerta a un turismo di lusso.

Fine.

Eppure Caterina, insieme ad altre 3177 persone, ha percepito una qualche offesa e quindi argomenta un interessante discorso logico ed elegante offendendo chi ha un patrimonio tale da potersi permettere di spendere 10mila euro al giorno.

In sostanza l’equazione diventa:

ricco = caprone ignorante + stupido + senza cuore + C

Con C = insulto random in base al proprio stato d’animo.

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Beppe, Oesr, Mauro & Co., evidentemente non hanno capito le frasi dette dall’imprenditore che mi piacerebbe citare di nuovo, ma credo risulterei pesante. Lo faccio comunque:

“Ci sono persone che spendono 10-20mila euro al giorno quando sono in vacanza, ma a questi turisti non bastano cascine e masserie, prati e scogliere: vogliono hotel extralusso, porti per i loro yacht e tanto divertimento.”

In sostanza: anche ai fantomatici “ricchi” piacciono cascine e masserie, prati e scogliere, ma non solo quello. Vogliono altro. C’è una domanda turistica, commerciale, ma non c’è un’offerta disposta a soddisfarla. Tutto qua.

Ha detto che avete la mamma puttana?
No.
Ha detto che il sogno erotico dei ricchi è quello di ricoprire di pece e dar fuoco ad Otranto?
No.
Ha detto che la Puglia è un posto misero e che dobbiamo far esplodere Castel del Monte?
No.

Antonella e Danielle ci rassicurano, poi, con una retorica tanto profonda quanto inutile. Ah, il cuore. Adesso sì che sono sereno e che mi sento una persona vera e autentica.

La Puglia, negli ultimi anni, ha avuto un’esplosione di turismo. Migliaia di giovani invadono ogni anno le sue coste e il mondo si è accorto dell’esistenza di uno dei posti più belli sul pianeta (vedi anche National Geographic: “la Puglia è la Regione più bella del mondo” [GALLERY]), ma questo non significa che un turismo più elitario debba venir bocciato in partenza. A dei ragazzi può andar bene far 6 ore di treno tra ritardi e disorganizzazione, per percorrere 400km, o magari vivere per una settimana in nero in qualche appartamentino ammuffito di Gallipoli o andar a far scorpacciate senza fine di pesce crudo in qualche baracca sul mare (rigorosamente abusiva e senza scontrino). Va bene anche a me, lo faccio e continuerò a farlo, ma questo non significa bocciare a priori un adeguamento delle infrastrutture, delle coste e, perché no, anche qualche struttura di lusso che riqualifichi un litorale abbandonato.

Facciamo una breve panoramica su alcune difficoltà con cui il turismo moderno pugliese deve fare i conti.

Fondali salentini: dalla desertificazione all’inquinamento.

Ecomafia 2016, Puglia 4/a in classifica illeciti (le bottiglie di plastica e il disprezzo per l’ambiente l’han portato sicuramente dei ricconi, passati di lì per sbaglio).

Musei, il triste bilancio della Puglia: pochi visitatori, si salva solo Castel del Monte (tutta colpa di ‘sti cazzo di ricchi che non apprezzano la cultura).

Renzi ed Emiliano firmano il Patto per la Puglia (ma come? “Adeguamento strutturale” e “Bonifica di siti inquinati”? Credevo la Puglia fosse già perfetta.)

Qua di seguito possiamo vedere, invece, un video dove un sacco di persone vere, di persone bene, quelle con il cuore, spina portante del turismo pugliese,  festeggiano nel Salento andando a scoprire il barocco leccese:

Forse ho sbagliato video.
Non so.

Ho la netta impressione che il turismo naturalistico o culturale piaccia sempre a meno persone, non solo ai “ricchi”.

Per cui potete smetterla con le vostre manfrine su come il “ricco non sia in grado di apprezzare la cultura” e, invece, “tutti gli altri sì”, perché non è così. Andate a chiedere a uno di quelle migliaia di ragazzi che passano le vacanze in Puglia e che portano nella regione un fiume di soldi ogni anno se hanno mai visitato Castel del Monte, se sanno qualcosa del Barocco leccese o se magari hanno anche solo sentito parlare della Pinacoteca Provinciale di Bari. Quali risposte credete otterreste?

Cosa vuol dire questo? Che sono tutti una massa di stronzi e che non dovrebbero visitare la Puglia?
No, nessuno si permetterebbe di dirlo, si parla di un certo tipo di turismo che porta soldi, opportunità e posti di lavoro, ma che è comunque vincolato ad una visione puramente “goliardica” della vacanza. Bene, allora per quale motivo se Briatore afferma che neanche al ricco frega poi tanto di ‘sta roba, ma che vuole infrastrutture efficienti e alberghi di lusso, all’improvviso lo stronzo diventa lui? Credete che non sia un oggettivo vantaggio avere, per dire, un’autostrada che arrivi fino a Lecce? Cosa c’è di così dannoso nel prendere un litorale e una masseria abbandonata della costa adriatica e riqualificarle ad albergo e spaggia di lusso? Cosa toglie questa idea alla Puglia? Cosa toglie questo al suo mare e alla sua cucina? Dov’è la minaccia? Dov’è l’offesa? Perché questa rabbia?

Non si sa, ma sicuramente arrabbiarsi sui social e difendere a spada tratta la propria terra è una reazione utile e costruttiva. Se poi un parere giusto viene detto in modo appena appena provocatorio da un personaggio appena appena controverso ecco che questo è sufficiente a far impazzire la rete e a scatenare gli insulti. In parole povere, questo mi sembra l’ennesimo caso del, come mi piace chiamarlo, “complesso del meridionale”. Ovvero quel sentimento, che al sud hanno più o meno tutti, che spinge a difendere il proprio territorio in modo del tutto immotivato, a prescindere dalle argomentazioni fornite. Del tipo:

A: “In Puglia il sistema sanitario è alle pezze.”
B: “Ma tanto noi abbiamo il mare!”
A: “Mare? Certo, è meraviglioso, sarebbe bello riuscire a raggiungerlo con delle infrastrutture funzionanti e curate.”
B: “Eeeeehh, ma cosa vuoi capire tu! Il cemento rovina il territorio, non possiamo certo distruggere le coste. Noi abbiamo i panzerotti.”
A: “Distruggere le coste? Io non ho detto questo.”
B: “Taci, persona finta e senza cuore, noi abbiamo i panzerotti. E la focaccia.”

Che…?

Vorrei giusto concludere con una domanda.

Voi, voi che parlate di cultura, di quanto sia “Briatore a non meritare la Puglia”, di quanto siano superficiali e “disgustose” le sue parole, voi, voi che avete sparato a zero sulla questione denigrando e attaccando l’idea di una Puglia che ammette alberghi di lusso, voi che elogiate le rinomate bellezze naturalistiche pugliesi e decantate cultura, arte e cucina, quand’è stata l’ultima volta che avete visitato la Pinacoteca Francescana Leccese?

Giusto così, per capire.

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Rorschach

Studente di ingegneria, lettore di fumetti, bassista occasionale, amministratore e scrittore sconclusionato.
Non credo nelle descrizioni da blogger e quello che leggo su internet, non dovreste farlo neanche voi. Forse. Chissà. Meh. Fanculo.

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