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È la fine per Microsoft Paint, un addio che fa male

Scritto da UdM

È la fine per Microsoft Paint

Un addio che fa male

 

È così.

È successo.

Dopo 32 anni di sviluppi, dopo 32 anni di disegni improponibili e colori sgargianti, dopo 32 anni di illustre carriera, Microsoft ha rilasciato un annuncio dolorosissimo. Un annuncio che colpisce specialmente chi, come me, ha speso ore a usare questo piccolo dinosauro dei computer: dal prossimo aggiornamento autunnale Paint sarà fatto fuori dei nostri pc per lasciar spazio al ben più recente Paint3D che fatica ad entrare nei cuori degli utenti quanto l’autorevole collega, in servizio dal 1985. Questa decisione non sembra essere definitiva e, come mostra l’annuncio di Microsoft, l’amato programmino ricade nella categoria deprecated, ovvero potrebbe sopravvivere oltre ottobre/novembre, ma ha in ogni caso i giorni contati.

Un po’ per passatempo, un po’ per sperimentare e un po’ per modificare velocemente immagini utili (da qualche fotografia alla fantastica modalità di selezione/spostamento, in grado di ritoccare alla perfezione grafici Matlab), abbiamo tutti avuto modo di utilizzare Paint.

Era davvero necessario?

 

Forse sì. In un mondo dove software come Photoshop, Pixlr e Gimp sono in grado di ricostruire immagini e modificarle alla perfezione il buon nonno Paint non è obsoleto, di più.

Eppure quanti di noi hanno davvevo voglia di imparare a utilizzare Gimp e destreggiarsi fra migliaia funzionalità quando, in fin dei conti, Paint permette una modifica delle immagini più che sufficiente per l’utente comune?

Per certi aspetti sono un troglodita dei software e, a volte, son felice di esserlo. Con Paint ho stretchato curve di grafici e “corretto”, pixel-dopo-pixel, ascisse e ordinate di dati analitici, ho modificato screenshot di mail, Facebook e Messenger in 2 secondi. Non ho voglia di imparare a fare tutto questo su Photoshop.

Grazie Paint. Addio, amico mio.

 

D’altra parte è solo grazie a te che ho potuto inserire nel curriculum l’abilità: “Modifica digitale immagini – Livello Base”.

È solo grazie a te che ho fatto combaciare curve di laboratorio che i modelli matematici ci avrebbero messo settimane per fare.

È solo grazie a te che, ritagliando accuratamente parole e “nuvolette di Messenger” ho potuto evitare liti tremende con la mia ragazza mostrandole: “Guarda lo screenshot! Vedi? Non ti ho risposto perché non mi è arrivato nulla!”

Addio amico mio. Non ti dimenticherò mai. Adesso va, e insegna agli angeli a capire l’utilizzo del comando “Aerografo”.

Ti saluto così, con un vecchio giochino che facevo da bambino e che mi faceva sentire il miglior artista del mondo.

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