Filastrocca
Fila liscia o fila strocca
la tua lingua nella bocca?
Fila liscia come biglia
o coi denti s’accapiglia?
Brilla, sguilla come anguilla
la favella che sfavilla?
O s’arrota tra le “rrr”
delle trigri cronto trirr…?
Lingua brada a briglia sciolta
sparla, ciarla e non ascolta.
Vanitosa, fa la ruota,
sluscia e sguscia come trota.
Trotta, trotta verso i denti
la sua marcia di accidenti ,
grida ingrata che la vita
è la solita salita.
Fischia, fischia e se n’infischia
di chi rosica e chi rischia,
di chi raschia la sua tasca
nella bisca e ci ricasca,
o s’invischia, fosca, fosca
in funeree previsioni,
non si muove, zitta e mosca,
in grovigli d’emozioni.
Schizza, guizza come pesce
tra le guance e più non esce.
Dalle labbra chiuse a gabbia
soffia rabbia dalla sabbia.
Gargarismi e ghirigori,
trilli, squilli in mezzo ai villi,
borbottii, rimbrotti e cori,
pianti, smorfie, schiocchi e strilli.
Stanca arranca senza fiato,
pare proprio una lumaca
stesa appesa ad un’amaca
penzolante dal palato.
Lingua lunga langue pingue
pigra paga di preghiera
spera in fretta che la smetta
o consuma la dentiera.
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Immagine di copertina dell’autore.
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