ESPERIMENTI LETTERARI Poesie

Filastrocca

Scritto da The Good Fella

Filastrocca

Fila liscia o fila strocca

la tua lingua nella bocca?

Fila liscia come biglia

o coi denti s’accapiglia?

Brilla, sguilla come anguilla

la favella che sfavilla?

O s’arrota tra le “rrr”

delle trigri cronto trirr…?

Lingua brada a briglia sciolta

sparla, ciarla e non ascolta.

Vanitosa, fa la ruota,

sluscia e sguscia come trota.

Trotta, trotta verso i denti

la sua marcia di accidenti ,

grida ingrata che la vita

è la solita salita.

Fischia, fischia e se n’infischia

di chi rosica e chi rischia,

di chi raschia la sua tasca

nella bisca e ci ricasca,

o s’invischia, fosca, fosca

in funeree previsioni,

non si muove, zitta e mosca,

in grovigli d’emozioni.

Schizza, guizza come pesce

tra le guance e più non esce.

Dalle labbra chiuse a gabbia

soffia rabbia dalla sabbia.

Gargarismi e ghirigori,

trilli, squilli in mezzo ai villi,

borbottii, rimbrotti e cori,

pianti, smorfie, schiocchi e strilli.

Stanca arranca senza fiato,

pare proprio una lumaca

stesa appesa ad un’amaca

penzolante dal palato.

Lingua lunga langue pingue

pigra paga di preghiera

spera in fretta che la smetta

o consuma la dentiera.

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Immagine di copertina dell’autore.
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The Good Fella

“E ciò che è scritto bene, e ciò che scritto male... c'è davvero bisogno di chiederlo a Lisia o a qualunque altro oratore o poeta abbia scritto, o scriverà, di politica o d'altro, in metro o in prosa? E ciò che è bene, Fedro, e ciò che non è bene – dobbiamo chiedere ad altri di dirci queste cose?”

Sono tra quelli che, forse per non aver mai avuto una motocicletta, hanno cercato per anni questo pensiero senza accorgersi di averlo dentro da sempre.

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