Luna Benedetta
Schiavo del mio istinto animale,
vagabondo mi ritrovai lì solo,
ove il cor e l’animo in coro
la sorda luna vollero cantare.
Numerosi raggi color dell’oro
bacian le gote scendendo il collo,
una volta giunti a riposare
sulle spalle, fermi ad ammirare:
al chiar di luna la tua pelle brilla
e il tuo verbo dolcemente suona
all’animo mio che s’abbandona,
all’illusione di una scintilla.
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