Padre mostro che sei nei peli
rizzati sulle braccia
nella doccia del bagno,
quando s’alza la faccia
a quelli del tuo ragno.
Fa che scenda
dagli infissi
e sulle ellissi
della tenda
tessa il tuo regno
di abissi,
prati di lattine
e crocifissi di legno.
Prima della fine
dacci un segno
della tua presenza,
supera l’adolescenza
e non spargere più feti
a forma di profeti.
Tira le tue reti,
mettici sotto sale
e incolpa Pietro,
se per te il Male
ci costringe
a cordate sul vetro.
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